Argomento ben noto è il problema dell’arginare il fenomeno del “writing”, o per dirla all’italiana del “graffitismo”, ad aree limitate in cui i writer - graffitari possano esprimere la loro arte come manifestazione sociale e culturale. A tal proposito alcuni comuni hanno selezionato delle specifiche aree alla realizzazione di murales come elemento di abbellimento di aree depresse (vedi il progetto Frontier di Bologna). Ma sono poche le città (esistono davvero?) di tutto il mondo in cui non si incontrino superfici e strutture dell’arredo urbano ricoperte da veri e propri atti vandalici: treni, metro, autobus, ma anche panchine, serrande, cancelli e ovviamente muri, che siano indifferentemente di enti pubblici, privati o addirittura di rilievo storico. Al di là della visione personale che ognuno possa avere su questo tema, il fenomeno implica costi considerevoli per riportare superfici e strutture allo splendore originario.
Tante sono le proposte che giungono sul mercato per cercare di risolvere il problema, ma non tutte sono davvero efficaci e soprattutto in linea con le normative europee che regolamentano le emissioni di solventi in atmosfera (V.O.C.). La soluzione proposta da Lechler è il risultato di un lungo e accurato lavoro di ricerca e sviluppo attuato dai laboratori di Como: un ciclo di verniciatura composto da prodotti a basso impatto ambientale che prevede l’applicazione della vernice trasparente ANTIGRAFFITI HYDRO CLEARCOAT, disponibile in versione lucida(YD852) e semi-lucida (YD853).
Grazie alla natura chimica poliuretanica ad elevata polimerizzazione le nuove vernici trasparenti di Lechler ANTIGRAFFITI HYDRO CLEARCOAT impediscono ai graffiti di penetrare nella superficie, consentendo così una facile asportazione di scritte, tag e disegni realizzati con bombolette spray, pennarelli indelebili e rossetti, attraverso l’impiego del diluente 00552 LECHLEROID THINNER. I prodotti antigraffiti di Lechler sono idonei per una applicazione sui supporti metallici in cicli doppio strato su basi opache pastello o metallizzate e quindi risulta ideale per la protezione o il ripristino sia di supporti metallici che plastici, con cui vengono comunemente realizzati mezzi e luoghi pubblici e privati: tram, treni, metropolitane e autobus, ma anche pensiline, parchi gioco, panchine, saracinesche degli esercizi commerciali, porte dei bagni di locali, stazioni e così via.
La trasparente ANTIGRAFFITI HYDRO CLEARCOAT nella versione lucida necessita una catalisi 2:1 con l’induritore della linea Lechsys Hydro YD860 Motive WB Hardener, mentre nella versione semi-lucida richiede una catalisi al 20% con l’induritore 14016 Hydroplast Hardener.
Entrambi i prodotti sono conformi alla normativa UNI 11246 “Modalità di valutazione di prodotto permanente antigraffiti” che prevede almeno 10 cicli di imbrattamento e successiva pulizia senza alterazione della brillantezza e modifiche delle caratteristiche chimico/fisiche del film originale. La norma stabilisce che i prodotti specifici per questo utilizzo debbano rispondere a prove pratiche di applicazione e rimozione, dalle quali venga redatto un resoconto di prova, contenente dati ed indicazioni specifici: di seguito quelli relativi a YD852 ANTIGRAFFITI HYDRO CLEARCOAT di Lechler
AGENTE INSUDICIANTE
PULITORE IMPIEGATO
N° CICLI DI PULIZIA EFFETTUATI
ESITO DE ( max 1,0 )
CIELAB UNI 8741-3
ESITO VARIAZIONE GLOSS (max 5 Gloss 60°)
UNI EN ISO 2813
Rossetto per labbra colore rosso vivo
00552 Lechleroid thinner
10
0,3
2 GLOSS
Bomboletta spray colore rosso a base di resina acrilica
0,7
3 GLOSS
Bomboletta spray colore argento a base di resina polistirenica
0,6
Pennarello indelebile colore nero
0,2
Numerosi studi hanno evidenziato come la pulizia costante dei graffiti spinga i graffitari a cercare nuovi posti dove esprimersi senza perpetrare la realizzazione delle loro opere. L’impiego delle trasparenti ANTIGRAFFITI HYDRO CLEARCOAT diviene quindi ideale per il ripristino o la realizzazione dei mezzi di trasporto pubblici come dei più comuni supporti metallici e plastici che si trovano in luoghi pubblici o di facile accesso che frequentemente vengono impiegati dai writer in qualità di “tavolozze”. L’elenco delle superfici diventa quindi vasto e svariato, ma come già accennato, a titolo d’esempio si pensi a: mezzi di trasporto pubblici (tram, treni, metropolitane e autobus sia in interno che esterno), luoghi pubblici (pensiline, parchi gioco, autosilo, cavalcavia) e luoghi privati (saracinesche degli esercizi commerciali, porte dei bagni di locali, cassette postali, stazioni) e arredo urbano (semafori, panchine, segnaletica stradale).
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