Sono già passati dieci anni da quando il nostro Hologram (sistema Lechsys per l’Industria) rivestiva di perlaceo bianco l’opera “The Wave UFO” del genio artistico Mariko Mori, progettata dall’Arch. Marco della Torre. Da quel giorno l’Ufo ha girato il mondo e continua a farlo, primeggiando alla 51° edizione della Biennale di Venezia, comparendo diverse volte a New York, così come al Groninger Museum (NL) e all’Aros Art Museum di Århus (DK).

Tanto è piaciuta e continua a riscuotere successo, che la visionaria artista giapponese ha scelto ancora Lechler come partner per la realizzazione della sua ultima eterea opera, presentata a Venezia il 21 Giugno sul palcoscenico del Teatro La Fenice in occasione della “Prima” della Madama Butterfly, in scena fino alla fine di Ottobre.

"Una grande emozione nel sapere e vedere che  i prodotti Lechler hanno contribuito a questa incredibile iniziativa. La scenografia di Mariko Mori ha saputo far emergere ancora di più la cultura Asiatica nell'opera Pucciniana rivista per la Biennale 2013" così ha commentato Vasken Manoukian, Business Development Director che tiene i contatti con questa grande Artista riconosciuta a livello Mondiale come "l'espressione del futuro presente" (n.d.r.).

Mariko Mori, attualmente tra le maggiori esponenti giapponesi di Visual Art, dopo essere stata modella ed aver conseguito la laurea in Fashion Design presso il Bunka Fashion College di Tokyo in questa occasione ha rivestito l’inconsueto ruolo di costumista e scenografa: per la scena ha infatti realizzato un’enorme scultura rivestita interamente di iridescente Hologram, che vuole rappresentare , in linea con la tematica dell’opera pucciniana, “la vita che non muore” della protagonista soprano Cio-Cio-San che si libra nell’aria, reincarnata in una nuova forma di vita.

Questa volta la collaborazione è stata internazionale!attraverso gli studi a NY e l'area del Business Development si è creato un collegamento con Factum arte di Madrid, supportata dal nostro distributore locale con la preziosa collaborazione di Esteban Suarez, Josè Gonzalez e Hoyos Gustavo degli Uffici Lechler in Spagna, e il laboratorio di sviluppo Colore della sede.

La bellissima eterea opera rimarrà per sei anni nella laguna veneziana, grazie ad un accordo tra la Biennale e il Teatro la Fenice.