Per celebrare il 150° anniversario dalla nascita del nostro marchio è stata organizzata una iniziativa culturale incentrata sulla pubblicazione di una collana in tre volumi edita dalla casa editrice OEMME di Venezia: LECHLER. STORIA E RACCONTI DI UN MARCHIO.
Il primo di essi è stato oggi presentato presso una affollatissima sede dell’Unione Industriali di Como con il titolo Vernici e smalti dal 1858. I prossimi due volumi della collana usciranno contemporaneamente nel 2010, anno in cui celebreremo il centenario della nascita come società italiana indipendente.

L’autore del volume, il dr Agop Manoukian, presidente di Lechler S.p.A., ha in questo caso abbandonato le vesti di imprenditore indossando quelle altrettanto abituali e congeniali di professore di sociologia, coinvolgendo le strutture interne dell’azienda nella definizione del progetto editoriale, nella consulenza scientifica e nella realizzazione del volume.
Il dr. Aram Manoukian, amministratore delegato della Società e che ha fortemente voluto questa iniziativa, ha aperto l’incontro richiamando i valori d’impresa e del marchio che hanno coinvolto, nella sua lunga storia, migliaia di persone che con essa hanno collaborato ai più diversi livelli, auspicandone la prosecuzione virtuosa da parte delle nuove generazioni.
Il Dr. Minoli, responsabile comunicazione di Federchimica, ha condotto il dibattito, solleticando Agop Manoukian in un suggestivo racconto che abbracciava la ricerca storica e sociologica, condotta con rigore scientifico, con la narrazione di eventi riscoperti per i quali è apparso naturale la possibilità di elevarli a tematiche di valore generale della cultura di impresa, contestualizzandoli in particolare nel periodo a cavallo del XIX secolo, con il grande sviluppo della chimica tedesca e la nascita dell’industria italiana.

Il momento clou della presentazione si è avuto quando l’autore ha sciolto l’enigma che da anni esisteva sulla corretta interpretazione del senso della storica ragione sociale “Chr. Lechler e figlio successori”: fino ad oggi veniva interpretata come rappresentativa di una proprietà di tipo dinastico incentrata sul nome del fondatore, il chimico farmacista Christian Lechler e dei suoi ipotetici successori. Il risultato della ricerca storica ha permesso di dare la corretta interpretazione di questo singolare logo, da leggersi quindi come i Successori di Christian e Paul Lechler. Successori che in realtà non appartengono alla famiglia ma sono due dirigenti della società che solo dopo venti anni dalla fondazione dell’impresa ne ricevono in dono la proprietà e la direzione succedendo alla coppia padre e figlio Lechler. Evento che vedremo ripetersi anche quando la filiale italiana della società tedesca viene ceduta, questa volta in modo oneroso, a tre giovani dirigenti italiani che di fatto divennero gli ulteriori successori.

Un altro tema affrontato è stato quello della contesa sul marchio. Il dr Agop, rifacendosi allo storico francese Paul Veyne, lo definisce un vero e proprio “intrigo” che ha visto come protagonisti sul mercato delle vernici una serie di società che, per un verso o per l’altro, si ritenevano legittime titolari del nome Lechler. Dopo ripetute dispute, solo negli ultimi decenni una serie di fusioni e trasformazioni societarie, che interessarono i vari “competitori”, hanno avuto come effetto di portare la società italiana ad essere l’unico produttore di vernici sul mercato con ragione sociale e Marchio Lechler.

A seguire, l’appassionato intervento del prof. Paletta, direttore del Centro per la Cultura d’Impresa, ha posto in primo piano il tema dell’”anima dell’impresa”, concetto oggi conosciuto come brand value, mediante un costante parallelismo tra l’evoluzione del marchio Lechler fino ai nostri giorni e le dinamiche di trasmissione d’impresa tra le generazioni.

Proprio sui valori d’impresa, il Presidente dell’Unione Industriali dr Ambrogio Taborelli ha in conclusione voluto ringraziare Aram e Agop Manoukian per quanto la società Lechler ha da sempre contribuito all’immagine dell’industria comasca nel mondo, consegnando uno speciale riconoscimento celebrativo.