Dopo le vittorie del 2004, 2006, 2007, 2015 e la mancata partecipazione del 2017, la squadra di calcio di Lechler torna a disputare l’ESMA Football Tournament, torneo di calcio che vede fronteggiarsi i dipendenti delle aziende associate ad ESMA, associazione europea che si occupa del settore industriale della stampa, serigrafica e digitale.

Dopo una serie di partite molto equilibrate, la compagine allenata da mr. Adriano Borghi (con l’ex capitano Maurizio Bazzoni come allenatore in seconda), si ritrova in finale contro la rivale di sempre: la SAATI. Un po’ per la stanchezza accumulata, un po’ per il timore di subire gol, la partita sembra incanalarsi subito verso i calci di rigore e così è: reti bianche e trofeo assegnato dagli 11 metri.

La lotteria dei rigori dice bene alla nostra squadra: personalità, freddezza e nessuno sbaglia. Il numero 1 Chiericati invece ne para due e la coppa è vinta. I complimenti ai ragazzi arrivano anche dal direttore generale Luciano Valli che, sempre attento alle iniziative del Lechler Club e alle attività di intrattenimento per i dipendenti, ha commentato:"Attitudine alla vittoria, competenza, consapevolezza e soprattutto passione. Questa è la Lechler che amo!".

Al termine del torneo, squadra e supporter hanno approfittato delle bellezze del luogo: appuntamento con gli organizzatori e tutte le squadre concorrenti per la premiazione e la cena presso un ristorante che offriva una bella terrazza panoramica sul lago di Costanza e sulle colline adiacenti, piene di filari di vigne stracariche di grappoli d’uva pronti per la vendemmia. Atmosfera goliardica durante l’ottima cena offerta da ESMA e, dopo la consegna della coppa dei primi classificati al capitano di Lechler, brindisi della squadra che si passava di mano in mano come una grolla il Trofeo colmo di spumante.

La domenica mattina il programma ha previsto una visita guidata in italiano del Centro storico di San Gallo; malgrado il brutto tempo, i gitanti accompagnati da 2 guide turistiche locali hanno ammirato la graziosa cittadina. L’esordio è stato grandioso: il tour iniziava con la visita alla spettacolare Biblioteca Medievale del monastero benedettino, l’archivio è uno dei tesori Unesco. La sua sala da lettura è un capolavoro barocco con pavimenti in legno intarsiati, scaffali in legno rivestiti da colonne e dipinti sul soffitto in stucco. Si dice che Umberto Eco si sia ispirato qui per Il nome della Rosa. All’interno si è potuto ammirare non solo manoscritti antichi e unici (la collezione vanta circa 170.000 libri, di cui circa 2.000 originali scritti a mano), la maggior parte in lingua latina, ma anche una mummia egizia e un grande mappamondo cinquecentesco che misura oltre 2 metri di altezza. Veramente unica la sua bellezza intatta e la sua ricchezza culturale, architettonica ed artistica. Una nota di colore: all’ingresso della sala era obbligatorio per tutti calzare delle sovra-scarpe di panno simil-ciabattoni che ci costringevano a trascinare i piedi sull’antico pavimento in legno, preservandolo dall’usura e… contribuendo nella lucidatura.

La visita procedeva con un interessante tour del centro storico, deliziose le bow windows: particolari finestre che i mercanti ricchi facevano costruire sulle loro case dipinte per dimostrare la propria ricchezza (se ne contano 111 oggi), si sono potute vedere anche molte tipiche case a graticcio.

Purtroppo il freddo e la pioggia hanno impedito di assaporare le bellezze della città anche oltre l’orario di visita guidata, da qui la decisione di ripartire alla volta di Como subito dopo aver lasciato le guide.